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venerdì 31 gennaio 2014

Consigli per la raccolta dei semi di Celtis australis

a) Controllo della bontà del seme. b) Inconvenienti frequenti. c) Metodo di raccolta più pratico. d) Periodo. e) Vagliatura o pulitura. f) Conservazione del seme. g) Stratificazione del seme. h) Semina. i) Protezione della semina. a)Il frutto è una drupa prima verde poi nerastra a maturazione. Essendo il seme racchiuso in un nocciolo rotondo di colore bianco, la bontà del suo contenuto si può sempre saggiare per immersione in acqua; tutti i semi buoni contengono embrioni turgidi di colore bianco ricoperto da una sottile cuticola. b)La specie molto rustica fruttifica regolarmente con successo riproduttivo. c)Scrollatura con reti sottostanti. d)Tra novembre e dicembre quando i bagolari hanno perso tutte le foglie e rimangono visibili solo i frutti. e)Dopo aver lasciato i frutti in ammollo per 12/24 ore in modo che la polpa piuttosto asciutta sia più facilmente asportabile, sfregarli tra di loro mostandoli dentro ad un robusto sacco in plastica tessuta, quindi sciaquarli dentro un secchio, centrifugandoli più volte fino a quando polpa, bucce e impurità saranno completamente divise dai semi. f)Conservare il seme in luogo fresco e asciutto al riparo dai roditori; il seme è conservabile anche per 2 anni senza significative perdite di germinabilità. g)In linea di massima il seme di bagolaro non necessita di stratificazione, tuttavia siccome non coltivo spesso la specie, non mi sento di dare consigli validi. h)Sempre col beneficio del dubbio, conviene comunque effettuare la semina nel tardo inverno, dopo aver immerso i semi in acqua per 12/24 ore; questo giusto perchè la specie, e anche i suoi semi, è piuttosto termofila e sensibile al freddo. i)Proteggere sempre i semenzai o il letto di semina da roditori e volatili semivori.

venerdì 24 gennaio 2014

Consigli per la raccolta dei semi di Carpinus betulus.

a) Controllo della bontà del seme. b) Inconvenienti frequenti. c) Metodo di raccolta più pratico. d) Periodo. e) Vagliatura o pulitura. f) Conservazione del seme. g) Stratificazione del seme. h) Semina. i) Protezione della semina. a)Il frutto del carpino bianco è una nocula con costolature longitudinali, portata da una brattea alata dalla quale può facilmente separarsi a completa maturazione; se la nocula non è facilmente estraibile dalla sua brattea, l'embrione da essa contenuto non è maturato completamente, e la nocula aperta con apposito tronchesino apparirà vuota; se la nocula è facilmente estraibile dalla sua brattea, e non presenta fori d'uscita di insetti parassiti, è quasi certo che al suo interno ci sia un seme buono, che appare come una piccola nocciola appiattita con cotiledoni bianchi e turgidi; le nocule buone al solito vanno a fondo se immerse in acqua. b)essendo la specie spiccatamente mesofila e amante dei suoli fertili e freschi, è molto comune trovare piante con fruttificazione ampiamente abortita, soprattutto dopo estati siccitose nelle stazioni meno fresche. c)la raccolta si effettua per scrollatura con rete sottostante la pianta, avendo cura di stendere la rete sempre a piombo dei rami scrollati poichè molti semi si staccano dalla brattea e cadono verticalmente senza volare; sempre ideale per questo tipo di raccolta il tempo asciutto con assenza di ventilazione eccessiva. d)Il periodo ottimale normalmente è fine ottobre, inizio dicembre, ma talvolta le piante collocate in posti riparati dal vento mantengono i semi anche fino a dicembre. e)Dopo la scrollatura il raccolto chiuso dentro appositi sacchi di juta o plastica traspirante, deve essere battuto in modo da dividere le nocule dalle brattee; successivamente immergendo il raccolto ben sminuzzato in acqua si separano con un unica operazione i semi buoni da quelli vani e dalle parti leggere. f)Il seme pulito può essere seminato subito, ed è la soluzione ottimale; può anche essere conservato in luogo fresco ed asciutto ed al riparo dai roditori per essere seminato la stagione successiva. g)Tra la pulitura e la semina il seme può anche rimanere stratificato con sabbia e torba all'aperto, controllando spesso la stratificazione a fine inverno, inizio primavera per vedere quando le nocule iniziano a schiudersi; se necessario mantenere la stratificazione ben umida o bagnata. h)La semina si può fare subito in autunno, o dopo la stratificazione in primavera, sia a terra che in contenitore, avendo cura di mantenere sempre ben umido o bagnato il letto di semina fino alla fuoriuscita dei cotiledoni. Se il seme perde in tenore idrico, tende ad andare in dormienza rinviando la possibilità di germinazione alla stagione successiva; notare bene che anche il seme conservato dall'anno precedente va in dormienza, e prima della semina, in questo caso esclusivamente autunnale, deve essere immerso per 24/48 ore in acqua, per controllare se ritorna a fondo. i)Il seme di carpino bianco è molto appetito dai roditori selvatici, quindi è strettamente necessario prendere tutte le precauzioni per proteggere le semine.

lunedì 13 gennaio 2014

Consigli per la raccolta del seme di Buxus sempervirens.

a) Controllo della bontà del seme. b) Inconvenienti frequenti. c) Metodo di raccolta più pratico. d) Periodo. e) Vagliatura o pulitura. f) Conservazione del seme. g) Stratificazione del seme. h) Semina. i) Protezione della semina. a) I semi del bosso sono contenuti in capsule deiscenti che a maturazione da verdi virano al giallo poi iniziano a seccare in corrispondenza di forti ondate di caldo; ogni capsula contiene 4 semi sigillati da una cuticola impermeabile nero lucente, facilmente sezionabili anche solo con le unghie; questi semi a forma di spicchio lunghi 3/4mm e larghi 1,5/2mm possono essere maturati correttamente oppure abortiti: se il seme è buono contiene un embrione con cotiledoni bianchi, e sono tutti buoni quelli che integri vanno a fondo in acqua; se invece il seme è vano la cuticola appare subito depressa e galleggia in acqua. b)In annate con forti ondate di calore durante il periodo di maturazione, gran parte della fruttificazione può andare vana; in caso di maltempo nel periodo della fioritura l'allegagione dei frutti può essere scarsa o anche nulla; la specie costituisce popolamenti spesso compatti e rigogliosi: per aumentare la consistenza del raccolto ispezionare soprattutto le zone con molte radure e gli esemplari isolati evitando posti aridi. c)Se possibile lasciare teli appoggiati a terra davanti alle piante più promettenti quando le capsule iniziano a schiudersi e il tempo è buono; la capsula contiene un efficace sistema di disperione a molla che scaglia i semi a qualche metro di distanza: la schiusa è repentina e in pochi giorni le reti possono essere ritirate. Altrimenti occorre procedere molto pazientemente alla raccolta manuale quando le capsule sono da gialle e iniziano ad appassire. d)il bosso inizia a maturare i suoi semi alle quote collinari da fine giugno a inizio luglio, e termina a 1000mslm che è il suo limite altitudinale, circa un mese dopo, anche in funzione dell'andamento climatico. e)Dopo aver lasciato seccare le capsule in ambiente arieggiato e luminoso, all'interno di sacchi perchè esse continuano a scagliare i semi lontano, ed evitando il formarsi di muffe tramite frequenti rivoltamenti, vagliare il seme con un apposito setaccio. I semi e le mollette hanno le stesse dimensioni, e si possono separare con pazienza sempre ricorrendo all'immersione in acqua, coi primi che vanno a fondo e le seconde che vengono a galla assieme ai semi vani. f)Il seme asciugato si conserva in buste di carta in luogo fresco ed asciutto fino la momento della semina che può avvenire anche dopo 2 anni. g)La stratificazione del seme del bosso non è necessaria. h)Il seme dà buoni risultati di germinazione se seminato presto, all'inizio dell'autunno, all'aperto. i)Non sono necessarie particolari precauzioni per proteggere i semenzai, se non quelle da eventuali intrusioni di animali d'ogni sorta tramite ostacoli insuperabili; solo le lumache gradiscono nutrirsi delle giovani plantule nel loro primo periodo di vita, fino alla completa emissione delle prime foglie.